Casa col Forno (o Stone Oven House in inglese) è un progetto curato dall’omonima associazione no profit Stone Oven House. Il programma di residenza artistica rispecchia gli obiettivi dell’associazione:
1. Supportare gli artisti e gli operatori della cultura e dell'ambiente,
Casa col Forno offre studi per lavorare, spazi espositivi, assistenza nello sviluppo del progetto e nell’organizzazione dell’alloggio.
Supporta anche gli artisti nella comunicazione e nel networking a partire dalla propria rete di contatti professionali.
La residenza promuove la mobilità degli artisti e degli operatori culturali e ambientali in progetti internazionali. La mobilità è un elemento fondamentale del lavoro artistico. Essa infatti apporta nuove ispirazioni e confronti interculturali.
Essa è uno spazio sicuro e confortevole per l'auto espressione. Molti artisti devono guadagnarsi da vivere con altri lavori non inerenti all’arte, quindi per loro la residenza è un luogo ideale per dedicarsi ad un progetto a tempo pieno, lontano dalle preoccupazioni quotidiane. In altri casi ancora Casa col Forno rappresenta un rifugio sicuro per gli autori provenienti da Paesi che attraversano un momento turbolento dal punto di vista socio-politico.
5. Contribuire a nuovi modelli di lavoro e di vita sostenibili:
Il progetto stesso della residenza Casa col Forno nasce come nuovo modello di vita e di lavoro sostenibile. Il suo funzionamento si basa su pratiche economiche alternative e su un consumo collaborativo.
Oltre agli artisti, la residenza accoglie anche ospiti sensibili all’arte e all’ecologia; essi possono soggiornare contribuendo economicamente al progetto o offrendo competenza o aiuto pratico. In residenza la partecipazione di ogni residente deve essere qualitativamente uguale e permettere un funzionamento sostenibile della struttura. Qui spazi e spese vengono condivisi, per giovare di costi più sostenibili. Inoltre in residenza non c’è uno staff che si occupa della manutenzione quotidiana della struttura e dell’orto, ma sono gli stessi ospiti ad occuparsene.
Alla Casa col Forno si pratica un approccio multifunzionale alle risorse. Il terreno è dedicato a progetti di land art, eventi all’aria aperta e agli agricoltori locali. Ad esempio un apicoltore porta le proprie api sul territorio e in cambio offre alla residenza il proprio miele.
Il riuso creativo, o upcycling in inglese, è un metodo di azione fondamentale de la Casa col Forno. Esso consiste nel trasformare prodotti e materiali di scarto, considerati inutili, in qualcosa di migliore qualità, grazie ai valori artistico e ambientale aggiunti.
I benefici del riuso creativo sono: oltre alla diminuzione del volume di rifiuti che ogni anno si conferiscono alla discarica, anche una minore esigenza di nuovi materiali e quindi meno inquinamento dell’aria, delle acque, meno emissioni gas serra; così si contribuisce alla conservazione delle risorse globali.
- benvenuti
- programma
- 2023
- Umano/Non Umano. Lev Nikitin
- “SOH Canta!”, diretto da Irmhild Wicking
- Ksenia Fedorova, Max Rudenko, Dannil Koronkevich.
- Orto. Anna Tretyakova
- Open studio. Shamil Shaaev, Elena Horgan
- KASKAD. Progetto come Metodo
- Voices in Dialogue with the Elements
- Blue Reed Duo
- Sound performance. Gianni Grandi
- ABC — 2022. Andrey Bilzho
- Laboratorio di pittura con pigmenti naturali condotto da Danielle Petti
- Gianni Denitto. Saxofono ed elettronica dal vivo
- Monica Perosino presenta il suo libro “La neve di Mariupol”
- Est. Fotografie di Alessandro Treggiari
- Katya Kabalina. Oggetti sensibili
- Balovin and Beccato. In Kind Exchange
- Zoya Pilipenko. Puzzles. Open studio
- Lev Nikitin. Senso di Fame. Performance interattiva
- “Il trauma del testimone” Proiezione del film e incontro con la regista Taya Zubova
- Transmorphing. Balovin&Beccato
- Religione/Politico. Mostra collettiva di artisti in residenza
- 2022
- Ceramografica. Dragoljub David Stankovikj
- Conversazione sulla guerra in Ucraina e testimonianze di resistenza.
- Incontro con i testimoni diretti della guerra in Ucraina
- Kharkiv 2022. Kirill Gonchar. Cronache fotografiche di una città distrutta
- Matteo Tambussi. Concerto a sostegno dell’Ucraina
- A Pisa. Ucraina e Russia. L’arte per la libertà
- Open Studios. Italian, Ukrainian and Russian artists
- Gianni Pavan: Suoni e silenzi della natura
- Lorenzo Gnata: Sulla Rotta
- Cristina Arnona: Conversazioni con alberi, animali e cuore umano
- Daniil Shumikhin. Venti venti due
- Blu Polokkio
- 2021
- 2020
- Tarik Hanif. Florilegium
- Malacosa Teatro. Atipiche Variazioni Cantate.
- Weaverbirds Collective. Aurora
- Jolin Lab. Stellaria
- Vanja Vukovic. Exclusive Clouds
- Studi aperti con artisti giovanni: Laura Tolen, Jacqueline Hoefnagels, Molly Johnson, Nell Mitchell.
- Alessandro Sciaraffa, Daniele Galliano. «Stars and Flowers»
- Alexey Mironov. Bon Voyage
- La Pushkin
- 2019
- Anastasia Sukhareva-Morozova. Utitled
- Sergei Prokofiev. Place
- Lev Nikitin. Scotoma
- Matteo Tambussi. Live
- Beppe Giampà. Live
- Adrian Geller. I was pretty lucky
- Valdo Morel. Flash
- 20 Strings. Live
- Da Ladno! Folk della Russia
- Cynthia Fusillo. I Have All I Need
- Marta Zapparoli. Acoustic Sketch Portraits
- Erik Schou. Non Ci Sono Lucciole Senza Buio
- Ilaria Allegri. Live
- RednakS
- Stefano Fiori & Giuliano De Marco. Live blues
- Fertilità. Cartoni mai visti
- Simon Lambrey. Being humans
- Maximiliano Siñani. Apaccieta n. 2
- Marina Skepner. Le mie corte radici
- 2018
- Sonic Picnic
- Die Dschunkel
- Iris Jans. Veranderen. Verschuiven
- The Trivettes Bluegrass Night
- Einar Breistrand Gerrard con Vovka Kozhekin
- Domestico — Selvatico
- Mitya Kharshak: Scaffolded City
- La Città delle Vedove di ClaudIo Celentano
- Jam con Dingo
- Con/Certo Senza Biglietto
- Harry Jones–Martin. Semiotica in Movimento: Linguaggio nell’Era Digitale
- Natalya Zaloznaya. Modello di fuga mancata
- Bread and Jam
- Julia Belova: Mellow Yellow Swallows Bellow
- Makepop!
- Cartoni mai visti: Ivan Maximov, Leonid Shmellkhov e gli altri
- Camminare con Nicol Guerra
- Dragoljub David Stankovikj: Molitva
- Da Ladno!
- VEA
- Fabrizio Joel Urbisaglia e Ivan Canello
- 2017
- Dragoljub David Stankovikj
- Maiaxxx
- I grilli sotto l'acqua
- Cartoni mai visti
- Import/Export
- Forno filosofico
- Gingi Statman: Mattoni Matti
- Introduzione alla meditazione
- Kombu Project
- Beppe Giampà
- Jam con Josephina Schiller
- Orphic Wind Van
- Con/certo senza biglietto
- Cielito Lindo Party
- In Kind Exchange
- Olga Nikonova
- Stelle dell'animazione russa
- 2023
- casa col forno
- residenza d'arte
- contesto
- sostieni
- contatti
- FAQ
- RU
- EN
2. Sostenere formati artistici interdisciplinari:
Poiché la residenza si trova in un contesto montano interessante dal punto di vista culturale, storico e paesaggistico, essa viene frequentata regolarmente anche da professionisti che lavorano in altri campi diversi dall’arte. Qui gli artisti possono incontrare agli professionisti, scambiare idee e progettare nuove opportunità per il futuro.
3. Creare benefici sociali attraverso l’arte:
La Casa col Forno attraverso la sua attività apporta diversità lavorativa in un contesto rurale che è soggetto a spopolamento. Il progetto attrae nuovi nuclei giovanili ad insediarsi nell’area. Nuovi insediamenti possono far rifiorire l’economia locale e far nascere nuove infrastrutture.
Progetti artistici interattivi sono fonte di emozioni positive e incrementano il livello generale di felicità della società locale. Oltretutto avvicinano i singoli individui tra loro, aumentando la fiducia in se stessi e il senso di comunità.
4. Promuovere il potenziale creativo del territorio:
La residenza d’arte arricchisce la proposta culturale di un’area, contribuisce a migliorare il profilo e la reputazione di un territorio.
In quattro anni di attività, l'associazione Stone Oven House ha accolto 97 artisti sia italiani che internazionali, e ne ha sostenuto i progetti. Sono 66 gli eventi culturali svolti in residenza, negli spazi pubblici di Rorà, presso la Galleria Scroppo di Torre Pellice e in altri luoghi partner dell’associazione a Pinerolo e a Torino.