L’Abisso e L’Oasi — Guido Celli

Il 27 settembre, Stone Oven House ha ospitato un viaggio poetico con Guido Celli, poeta e performer che incarna la parola in un incontro tra voce, corpo e improvvisazione. Attraverso il tessuto narrativo di L’Abisso e L’Oasi, il pubblico è stato guidato dentro e oltre la poesia, in un’esperienza che ha restituito il processo vivo e pulsante dell’atto poetico.

Nato a Roma nel 1979, Guido Celli ha collaborato con artisti come Flavio Giurato, Joe Lally, Arash Irandoust e Daniele Aristarco. Il suo percorso si intreccia con il lavoro fisico—facchino, magazziniere, manovale—e con la boxe, esperienze che si riflettono nella sua poesia, in una scrittura che non è mai disgiunta dal corpo.

Attraverso le sue performance per voce sola, Celli porta la poesia nelle strade e nelle piazze, creando spazi di condivisione dove il testo non è più solo parola scritta, ma materia viva. Ha portato in scena la pièce Era solo un ragazzo (Per una pedagogia dei padri in poema) con Caterpillar e lo spettacolo Sem Plumas - Poesia carnale. È inoltre la voce del gruppo spoken word Cor:unedo, curatore della sezione poetica della rivista L’Almanacco de La Terra Trema e fondatore della casa editrice Sem Plumas.

In L’Abisso e L’Oasi, la poesia si è fatta esperienza diretta: un laboratorio vitale, una tensione costante tra parola e vita, in cui una non può esistere senza l’altra.

L’Abisso e L’Oasi — Guido Celli