Domenica 27 ottobre, Stone Oven House ha ospitato un incontro tra poesia e suono con il poeta cileno Enrique Morales. Il suo poema Furia y Despegue è stato sonificato da Diego Mometti e interpretato in italiano da Federico Basso.

Furia y Despegue è un testo dirompente che affronta la brutalità del golpe militare cileno del 1973, segnando la fine del sogno della Unidad Popular e l’inizio di una delle dittature più feroci del Novecento. Morales fa della sua scrittura un atto di resistenza, un’evocazione della memoria individuale e collettiva, dove il trauma storico diventa una ferita che non può essere dimenticata.

La sonificazione del poema è stata costruita a partire da intercettazioni clandestine della fase operativa del golpe: voci, ordini, risate degli attentatori, trasformati in materia sonora brutale. Questo paesaggio acustico ha fatto da contrappunto alla parola poetica, creando una tensione tra memoria, violenza e fragilità del linguaggio.

Un’esperienza intensa, in cui la poesia ha vibrato nel suono, portando il pubblico in un viaggio di ascolto e riflessione sulla potenza della parola e il peso della storia.